Il certificato penale dev’essere tradotto e legalizzato nel tuo Paese di origine e devi procurarti tutti i certificati penali nei Paesi dove hai risieduto.






Il certificato penale deve essere legalizzato dal Consolato Italiano del tuo paese, tranne per i seguenti paesi:

Per i paesi di questo elenco sarà necessario infatti solo il timbro “Apostille”.





I certificati penali, inoltre, devono essere tradotti in lingua italiana, tranne per i Paesi che hanno un modulo plurilingue, cioè:
- Austria
- Belgio
- Danimarca
- Francia
- Germania
- Irlanda
- Lettonia
- Lussemburgo
- Olanda
- Polonia
- Portogallo
- Turchia
La traduzione del certificato penale dovrà essere legalizzata dal Consolato Italiano nel Paese di origine:
- Se tradotto fa un pubblico funzionario deve essere legalizzata dalla Prefettura.
- Se tradotto da un traduttore giurato in Italia, deve essere convalidata da un giuramento davanti al Tribunale.
Il certificato penale ha validità di sei mesi dalla data di rilascio, per non sbagliarvi vi consigliamo di prendere la data più vecchia segnata sul certificato penale.
Anche se sul certificato penale c’è scritta una scadenza di tre mesi, in Italia valgono comunque i 6 mesi previsti.
Se avete il permesso per apolide, il permesso di rifugiato e il permesso di l’asilo politico potete sostituire il certificato penale e il certificato di nascita e vi verrà rilasciato il certificato sostitutivo recandovi alla Cancelleria del Tribunale con due testimoni, che devono sapere bene la lingua italiana.
L’interessato, in Tribunale, sotto la propria responsabilità, in sostituzione di altri certificati, attesterà la propria data di nascita e di non aver riportato condanne penali né di avere procedimenti penali in corso nel proprio Paese di origine e degli eventuali Paesi terzi di residenza, da cui risultino le proprie generalità.
Mentre i permessi di Protezione Sussidiaria e di Protezione Umanitaria non possono presentare alcuna documentazione sostitutiva al certificato penale.
Nel caso in cui ci sia la guerra nel tuo paese o come qualunque situazione oggettiva che non ti permetterà di rientrare nel tuo Paese si può fare un ricorso d’urgenza al Tribunale Ordinario “sezione immigrazione” per richiedere il diritto di ottenere la cittadinanza italiana anche senza il certificato penale e il certificato di nascita. Sono esonerati dalla produzione del certificato penale i cittadini stranieri nati in Italia e chi risulti iscritto all’anagrafe e che abbia risieduto ininterrottamente sul territorio italiana. (Anche se alcune prefetture lo richiedono comunque).
Risposte alle domande più frequenti
Da quale data si iniziano a conteggiare i 6 mesi di validità del certificato penale?
Nel certificato penale si prende in considerazione la data più vecchia, cioè la data di rilascio.
Se sono stato in vacanza in un altro paese, devo portare il certificato penale anche di quel paese?
No, il certificato penale serve solo del Paese d’origine e dei altri paese solo se ci hai risieduto (residenza).
Se sono nato in Italia da genitori stranieri, ho bisogno del certificato penale?
No, fra il 18° e il 19° anno di età ti arriva una lettera a casa dal Comune con cui puoi andare a fare il giuramento e diventare cittadino italiano
Se il mio certificato penale ha l’apostille devo legalizzarlo ancora?
No, non serve legalizzare di nuovo il certificato penale.
Il mio certificato penale è stato tradotto dal pubblico ufficiale, devo farlo legalizzare?
Si, tutte le traduzioni del certificato penale devono essere legalizzate
Quali paesi permettono di richiedere il certificato penale in Italia?
I paesi che permettono di richiedere il certificato penale nelle rappresentanze diplomatiche o consolari in Italia sono: Argentina, Bolivia, Lettonia, Moldavia, Repubblica Domenicana, Romania, Uzbekistan.