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Domanda di cittadinanza italiana rifiutata: quando succede e cosa fare

La domanda di cittadinanza italiana può essere rifiutata principalmente per 3 motivazioni.

In tutti e 3 i casi il cittadino straniero riceverà una lettera di diniego (preavviso di rigetto). Nella lettera viene comunicato al richiedente che la sua domanda è stata respinta. A questo punto il cittadino avrà a disposizione 10 giorni per presentare ricorso scritto.

Domanda di cittadinanza respinta?

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Motivi rifiuto cittadinanza italiana:

  • Diniego cittadinanza italiana per precedenti penali
  • Diniego cittadinanza italiana per discontinuità di residenza
  • Diniego cittadinanza italiana per reddito

In tutte queste situazioni è importante consultarsi subito con un legale perché si hanno a disposizione solo 10 giorni per rispondere ed evitare che la domanda di cittadinanza venga definitivamente respinta.

Quindi è fondamentale rivolgersi velocemente a un Avvocato quando si entra in possesso del provvedimento di una pratica di cittadinanza respinta.
Un Avvocato specializzato in diritto dell’immigrazione ha competenze e strumenti per formulare la risposta corretta da inviare all’Amministrazione e può farlo in tempi brevi.

In particolare un Avvocato esperto nel trattare pratiche di richiesta di cittadinanza ti aiuterà nel:

  1. Valutare il problema  (esaminare i motivi del diniego)
  2. Revisionare la documentazione  (esaminare i documenti che accompagnavano la domanda)
  3. Recuperare eventuali documenti mancanti o non aggiornati
  4. Rispondere al preavviso di rigetto nei tempi e nel modo corretto

Puoi avere la cittadinanza anche se hai ricevuto il preavviso di rigetto

Molti immigrati pensano che il preavviso di rigetto rappresenti un rifiuto categorico, è invece possibile ottenere la cittadinanza anche se si è ricevuto il preavviso di rigetto.

Qui ci sono due possibilità:

  • Presentare le proprie memorie in forma scritta opponendosi al diniego con osservazioni e documenti
  • Presentare direttamente ricorso al TAR (non sempre necessario)*

* il ricorso al TAR verrà proposto in caso di eventuale decreto di rigetto (il preavviso precede il decreto e non è autonomamente impugnabile davanti al Tribunale).

In quest’ultimo caso il ricorso andrà presentato presso il Tribunale competente, e in questo caso sarà necessario rivolgersi al TAR.

Per poter effettuare il ricorso, non devono assolutamente essere passati più di 60 giorni di seguito (e non lavorativi) dalla pubblicazione dell’atto che si intende impugnare. Allo scadere dei suddetti 60 giorni, l’atto di ricorso deve già essere stato depositato e le parti in causa devono essere già state avvisate a mezzo notifica.

Domanda di cittadinanza respinta?

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Successivamente, le parti in causa, devono provvedere a depositare presso il Tribunale, gli atti di causa che ritengono idonei e fondamentali per l’indagine amministrativa, e verrà chiesto un provvedimento cautelare di sospensione degli atti, la “sospensiva”, ovvero un’ordinanza del TAR con valore temporale, non definitivo, con cui saranno sospesi temporaneamente gli atti impugnati. In questo modo l’ordinanza sarà “congelata” fino al momento della sentenza.

Il TAR a questo punto analizzerà i documenti depositati dalle parti, ed eventualmente potrà richiedere approfondimenti ulteriori.

Alla fine del procedimento, il TAR emanerà una sentenza motivata con cui accoglierà il ricorso, se fondato, o respingerà il ricorso, se infondato. Tale provvedimento è da considerarsi definitivo e non potrà essere impugnato successivamente.

La sentenza definitiva verrà emanata con una tempistica di 40 giorni dopo l’udienza di merito.

Rispondere al diniego opponendosi in forma scritta evita in molti casi di dover procedere con il ricorso al TAR perché l’amministrazione stessa quando riceve spiegazioni e documenti presentati adeguatamente, accoglie senza problemi la richiesta del cittadino straniero.

Questo significa risparmiare tempo e soldi perché il ricorso al TAR è più lento e più costoso.
La nostra esperienza in diritto dell’immigrazione è ad oggi molto approfondita. Infatti ci basiamo su oltre 6.000 domande di cittadinanza che abbiamo gestito direttamente e nel 30 % di questi casi il nostro aiuto è stato richiesto proprio nel momento in cui il cittadino ha ricevuto il preavviso di rigetto. Gli Avvocati del nostro studio sono specializzati in diritto dell’immigrazione e così tutti i nostri collaboratori.

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IMPORTANTE: se hai ricevuto il preavviso di rigetto contattaci subito e prenota un primo appuntamento con i nostri Avvocati. Il nostro lavoro è quello di trovare in tempi rapidi la soluzione per far accogliere la tua domanda di cittadinanza.

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